L’ictus cerebrale è una lesione cerebro-vascolare causata da rottura o chiusura di un vaso cerebrale. Quando un’arteria nel cervello si rompe o si ostruisce, fermando o interrompendo il flusso di sangue, i neuroni, privati dell’ossigeno e dei nutrimenti necessari anche solo per pochi minuti, cominciano a morire.
Rappresenta la terza causa di morte e la prima causa di invalidità al mondo; risulta per cui fondamentale riconoscere i segni dell’ictus per intervenire il più velocemente possibile.
Gli ictus si possono suddividere in:
- ICTUS ISCHEMICO causato da ischemia;
- ICTUS EMORRAGICO causato da un’emorragia.
Conseguenze dell’ictus cerebrale
- Paralisi di metà del corpo (emiparesi)
- Difficoltà di deambulazione
- Disturbi del linguaggio (afasia, disartria, disfonia)
- Difficoltà della deglutizione (disfagia)
- Disturbi visivi: diplopia o disturbi del campo visivo (emianopsia)
- Aprassia (incapacità a compiere o effettuare correttamente dei gesti, in assenza di paralisi)
- Disturbi cognitivi (memoria-attenzione)
- Cambiamenti emozionali (depressione post-ictus, agitazione psicomotoria)
Obiettivi e attività della riabilitazione
- Migliorare le performance motorie
- Migliorare la capacità deambulatoria, quando possibile, imparando ad utilizzare ausili (deambulatori, bastoni antibrachiali/pastorali)
- In caso di impossibilità a deambulare, rendere autonomo il paziente negli spostamenti, addestrandolo all’uso della carrozzina.
- Migliorare le capacità espressive (in caso di impossibilità imparare altre tecniche di comunicazione).
- Migliorare l’assetto cognitivo
- Trattare i disturbi della deglutizione
L’equipe riabilitativa della Casa di Cura Villa Serena si compone di varie figure: Neurologo, Fisiatra, Fisioterapista, Logopedista, Terapista occupazionale, Psicologo, Infermiere, Operatore Socio Sanitario.
La riabilitazione neuromotoria, in regime di ricovero, necessita di spazi adeguati, come stanze attrezzate per la terapia occupazionale necessaria al recupero dell’autonomia nelle attività quotidiane; spazi per la terapia cognitiva, palestra, piscina.
I tempi della riabilitazione sono diversi a seconda della gravità della menomazione: può quindi durare settimane, mesi o, in casi rari, anche più di un anno.
Dopo un anno è comunque possibile che rimanga la necessità di cicli di riabilitazione cosiddetta di “mantenimento” per evitare che il paziente perda i miglioramenti ottenuti.